Si tratta di preziose confezioni per contenere dei confetti che venivano vendute per regali o ricorrenze particolari, caratteristiche per le loro decorazioni sotto vetro che ripercorrono il cambiamento dello stile e del gusto di un’epoca. La loro diffusione viaggia di pari passo con la crescita e la volontà di affermazione sui mercati delle ditte dolciarie, all’epoca in netta espansione. E’ curioso notare come l’attenzione a quello che oggi comunemente chiamiamo packaging abbia da sempre un impiego consistente nella manifattura dolciaria concentrandosi sostanzialmente sulla preziosità del contenitore ancor prima del contenuto. Da qui l’impiego di decorazioni, dorature, sete arricciate, latte stampate ad imitazione di preziosi forzieri. Qualche nominativo nazionale per dar corpo al fenomeno: a Torino, regno del cioccolato, nasce nel 1826 Caffarel Prochet, nel 1878 Leone. A Saronno nel 1888 nasce la Lazzaroni & Figli. A Genova nel 1900 nasce la SAIWA (Società Accomandita Industria Wafer Affini) e così in tutto il paese ed in Europa si diffuse e prolificò l’industria dolciaria.
I prodotti dolciari venivano venduti sfusi ma ben presto si crearono dei prodotti di fascia elevata destinati ad eventi e ricorrenze; in questo segmento si collocano le Boite à Dragées (scatole di confetti) che presentiamo in questa raccolta, nella quale le decorazioni fixié sous verre riguardano scene galanti o agresti. Costruite in cartone hanno il bordo decorato da un nastro di carta stampato e dorato con motivi di greche o fogliami; l’interno può essere diviso in scomparti. Sono tutte prodotte in Francia tra la fine del 1700 ed i primi decenni del 1800.