Chioggia,1880– Milano,1956)
"Venezia, il Ponte di Rialto sul Canal Grande"
Olio su tela
Cornice coeva
Tela cm. 70 x 50
Cornice cm. 85 x 65
Ottime condizioni
Questa splendida veduta, raffigurante uno degli scorci più rappresentativi e affascinanti di Venezia, mostra in maniera eccellente la bellezza onirica di questa straordinaria città.
La mole del celeberrimo ponte di Rialto attraversa il Canal Grande e unisce con una prospettiva di grande effetto le due sponde, collegando gli inconfondibili palazzi veneziani.
L' Autore riempie la tela di colore e movimento, con i personaggi e le imbarcazioni descritti nei modi più caratteristici della pittura veneta. E' evidente la sensazione di trovarsi in luogo fantastico, la meta più ambita di ogni viaggiatore.
E' una magnifica opera autografa di Eugenio "Zeno" Bonivento, uno dei più interessanti interpreti del paesaggio lagunare nei primi decenni del '900.
Le sue vedute, come risulta evidente in questo dipinto, sono particolarmente vivaci ed offrono una perfetta descrizione delle caratteristiche della Città, attingendo dal repertorio dei grandi Maestri del '700, rivisitato in maniera teatrale, tipica del folclore Veneziano.
La tela in esame si qualifica per la pennellata sicura e precisa e per il cromatismo particolarmente vivace e luminoso, con un' esplosione di colori che colpisce e cattura lo sguardo dello spettatore.
L'Autore esprime in questa sua opera di grande impegno tutte le doti di eccellente vedutista acquisite nella piena maturità del suo percorso artistico. Si tratta sicuramente di un dipinto destinato ad arredare un palazzo veneziano, eseguito con la massima cura per ogni dettaglio, rispetto ai lavori più "veloci" rivolti al mercato turistico.
Si presenta in ottime condizioni, completa della bella cornice scolpita e dorata originale.
Cenni biografici :
Eugenio Bonivento detto "Zeno"(Chioggia, 8 giugno 1880 – Milano, 12 novembre 1956) forma la sua pittura a Venezia, dove frequenta con successo l'Accademia di Belle Arti . Qui è immediatamente attratto dallo studio dei grandi Maestri Veneziani del '700, in special modo dalle luminose vedute lagunari. Egli, pur mantenendo l'inconfondibile cromatismo e la descrizione delle architetture e dei personaggi tipici della scuola veneta, li interpreta in maniera più moderna con una pennellata corposa e dinamica, sempre carica di luce.
Il Comanducci lo descrive come "Il poeta della luce e dell'aria" e le sue opere, che raffigurano prevalentemente la laguna e la campagna veneta, si possono infatti definire "ariose e luminose" con una resa atmosferica di grande effetto. E' inoltre evidente l'amore del Bonivento verso la sua terra che continuerà a raffigurare, anche dopo essersi trasferito a Milano .
Fra le esposizioni della sua carriera, si ricordano le numerose partecipazioni alla Biennale di Venezia: quella del 1912 e le tre consecutive del 1920, 1922 e 1924. I suoi dipinti sono esposti tra l'altro presso la Galleria d'arte moderna di Milano e la Galleria internazionale d'arte moderna di Venezia.