Madonna con Bambino e due angeli
Olio su tela (80 x 60 cm./In cornice 101 x 81 cm.)
I dettagli completi della presente opera sono consultabili direttamente dal seguente - LINK -
Il dipinto proposto, databile intorno alla metà del Seicento, raffigura la Vergine avvolta da un bagliore di luce dorata ed adagiata su un trono di soffici nuvole, mentre sorregge amorevolmente il Bambino sulle ginocchia, con due angeli adoranti.
Gesù è qui ritratto mentre riceve dalle mani della madre un cardellino, uccello dal forte valore simbolico, la cui presenza allude alla morte e passione di Cristo. Secondo la tradizione cristiana, infatti, nel tentativo di estrarre un aculeo dalla corona di spine posta sul capo del Messia per alleviare le sue pene durante la salita al Monte Calvario, il piccolo volatile si macchiò le piume con il suo sangue, tingendosi per sempre il capo di rosso.
Si evince l'attenzione al ruolo della luce, tutta giocata su vividi contrasti, che dà rilievo alla pittura e crea rapporti di vivezza, con una notevole resa del particolare.
Incentrata sulla ricercatezza delle pose e la vivacità della materia cromatica, la sacralità dell’immagine è ammorbidita dai gesti spontanei dei due protagonisti, che portano a far pensare a una scena di vita quotidiana di gioco più che a un’immagine religiosa. Anche i colori vivaci sottolineano l'evento gioioso, sebbene lo sfondo dorato e l’alone luminoso propagato dalla Vergine richiamino alla dimensione divina dei personaggi.
Dall'analisi stilistica siamo propensi ad identificare il possibile autore nell'artista fiorentino Jacopo Confortini, appartenente ad una famiglia di artisti, figlio del pittore di origina pisana Matteo e fratello maggiore del meno noto Jacopo, collocandone presumibilmente la sua esecuzione ancora nella prima parte del XVII secolo, sebbene gli stilemi pittorici siano ancora debitrici dei modelli toscani cronologicamente anteriori (un disegno molto simile è da ricercare nella produzione della pittrice Palutilla Nelli, precisamente nella sua Madonna del latte).
Il pittore si formò verosimilmente in ambito familiare, per poi frequentare artisti affermati come Giovanni Bilivert e Matteo Rosselli. Appena ventenne, partecipò alla decorazione del casino mediceo di San Marco, venendo in contatto con l'estroso Giovanni da San Giovanni. Si immatricolò all'Arte del Disegno nel 1629, ottenendo numerose commissioni sacre e profane. In questo periodo si distinse per l'abilità del disegno, l'estro compositivo, con interessanti inserimenti scenografici, e la ricchezza cromatica.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:
L’opera viene venduta completa di una piacevole cornice dorate ed è corredata di certificato di autenticità e scheda iconografica descrittiva.
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