Vaso leggerissimo di piccole dimensioni e di estrema grazia che rappresenta perfettamente la finezza delle opere di Antonio Salviati
Misure:
SALVIATI
Antonio Salviati (Vicenza 1816 – Venezia 1890)
Salviati era un avvocato che si interessò alla lavorazione del vetro dopo aver partecipato ai restauri dei mosaici della Cattedrale di San Marco a Venezia. Aprì la sua prima attività di vetreria nel 1859 con Lorenzo Radi, la ditta “Salviati Dott. Antonio fu Bartolomeo”. Questa azienda produsse il vetro a mosaico per la paravento dell'altare maggiore dell'Abbazia di Westminster.
Nel dicembre 1866 la “Salviati Dott. Antonio fu Bartolomeo” lascia il posto ad una nuova società anglo-italiana che ne acquisisce l’intero patrimonio ed i contratti. Nasce a Londra la “Salviati & Company Limited” che assumerà di lì a poco il nome di “The Venice and Murano Glass and Mosaic Company” (come registrato anche in Italia nel 1872): la Compagnia Venezia Murano, o CVM. Cinque anni più tardi, nel 1877, Salviati uscì dalla società per dare vita a due aziende distinte; la Salviati & C. che si dedicherà alla sola produzione di smalti e mosaici e la Salviati Dott. Antonio specializzata nella produzione dei vetri soffiati. All'interno della società fanno il loro ingresso il tecnico Antonio Camozzo e la famiglia Barovier. Quando Antonio Salviati muore, nel 1890, è considerato il principale artefice della rinascita del settore del vetro veneziano. L'impresa vetraria che porta il nome del fondatore viene ereditata dai figli Giulio e Silvio, che la trasformano in accomandita semplice, e continua l'attività per soli quattro anni. La Salviati & C., invece, grazie anche al lavoro del direttore Maurizio Camerino, viene trasformata in impresa in nome collettivo e continua la tradizione familiare negli anni successivi.