Completamente integra e originale del XVIII secolo, 1750.
Epoca:
metà XVIII secolo, 1750
Provenienza:
Venezia
Materiale: legno laccato, dorato. Vetro al mercurio.
Stile: Rococò, Luigi XV
Venezia acqua
Il mobile veneziano “ Venezia acqua ” in gergo antiquario, è molto più raffinato e di qualità assai superiore rispetto al mobile veneto, che rimane vincolato alle flessioni provinciali dell’area circostante Venezia.
Lacca e chinoiserie
La lacca veneziana:
La lacca improntò indelebilmente l’epopea artistica del Settecento veneziano sino ad assumere a smagliante e pressoché univoco simbolo. Grazie alla sorprendente fertilità inventiva e straordinaria abilità esecutiva dei “depentori” trovò felice applicazione ad un pressoché illimitata varietà di oggetti, di lusso, ma anche d’uso quotidiano.
Da notare come in questo oggetto l'apposizione delle immagini e dei decori avvenga tramite pittura diretta senza l'utilizzo delle cosiddette "cartine", cioè sottili strati di carta già dipinti e poi incollati sopra la base in legno dipinta. Pratica, quest'ultima, in uso soprattutto a Bassano (Vicenza), un paese veneto artisticamente fiorente, tra l'altro città natale di grandi artisti come Jacopo da Bassano (1510-1592). Quest'ultima tecnica è la cosiddetta e famosa "arte povera".
Le chinoiserie:
Intorno agli inizi del diciottesimo secolo iniziò ad esprimersi una predilezione per l’esotico da parte dei veneziani, quest'ultima trova un’eclatante conferma nelle rappresentazioni di chinoiseries: scene di vita quotidiana dell’epoca con personaggi dai lineamenti orientali.
Bibliografia di riferimento: G. Lorenzetto, Lacche veneziane del Settecento, Venezia, 1938, tav. LVI, fig. 96-97; G. Morazzoni, Mobili veneziani laccati, II, Milano (1754)
Lucien Zinutti, Il linguaggio del mobile antico, pg 54, 65, 67
C. Santini, Le lacche dei Veneziani, pg 78->103
C. Santini, Mille mobili veneti, pg 268, 269
S. Levy, Lacche veneziane settecentesche, II, Milano 1967.
Dettagli:
La cimasa
All'interno del corpo della cimasa ritroviamo la figura di un cinese. Nel Settecento, a Venezia, queste figure esotiche erano molto apprezzate e venivano chiamate chinoiserie.
Bibliografia di riferimento
Possiamo ritrovare esemplari simili all'interno di volumi conosciuti per gli addetti ai lavori come "Le lacche dei veneziani" di C. Santini, "Mille mobili veneti" di C. Santini, "Il linguaggio del mobile antico" di L. Zinutti.
Specchio originale
Lo specchio è originale del XVIII secolo e coevo alla cornice e alla cimasa anch'esse originali del '700.