Il gusto della rappresentazione è da ricercarsi nella rinnovata tradizione paesaggistica francese del ‘700, e più precisamente nell’opera del pittore Claude Joseph Vernet (Avignone 1714 – Parigi 1789). Precocissimo, all’età di 14 anni lavorava in bottega dal padre, dal quale si affranca in seguito per viaggiare in Italia e stabilirsi a Roma dove “incontra” la pittura e i modelli dei paesaggio di Claude Lorrain. Durante il suo periodo romano, durato ben vent’anni, si afferma quindi come uno dei principali pittori paesaggisti, specializzandosi nelle marine tanto apprezzate dal pubblico romano che dai turisti in visita. Il 1753 è un anno molto importante per il pittore, in quanto ritorna in patria per una commissione, da parte dell’amministrazione reale, di 24 grandi tele raffiguranti i principali porti francesi.
La tela qui proposta è da ascriversi perciò ad un pittore lavorante nella bottega di Vernet, avendone assimilato il gusto per gli stilemi cari al pittore di Avignone e riuscendo a padroneggiare la resa della luce e la caratterizzazione di figure e paesaggio.