firmato in basso a sinistra: “Emma Ciardi – Venezia 1914”
Al retro titolo dell'opera, cartiglio della Galleria Pesaro e numero di esposizione.
Emma Ciardi (Venezia, 1879 – 1933), figlia di Guglielmo Ciardi (1842-1917) e sorella minore di Beppe Ciardi (1875-1932), viene avviata alla pittura sin da bambina. Influenzata inizialmente dalla poetica paterna, si dedica a vedute veneziane e a soggetti della campagna veneta. Raggiunge però ben presto una propria autonomia espressiva, che già si può notare nell’anno del suo esordio, il 1900. Si tratta dell’anno della partecipazione all’Esposizione Universale di Parigi, quando Emma Ciardi ottiene immediatamente le lodi della critica internazionale.
Dopo tre anni avviene il suo esordio italiano alla Biennale di Venezia, in cui poi esporrà per molti anni, insieme al fratello Beppe. Emma Ciardi si fa subito interprete di una pittura personalissima, costituita da una pennellata densa, carica di colore, vibrante nella sua luminosità. La laguna veneziana è uno dei suoi soggetti prediletti, insieme a dipinti di matrice neosettecentesca.
Si nota subito come l’impressione subitanea e rapida della visione sia colta per mezzo di un cromatismo vivo e acceso, osservato in lunghe sessioni en plein air, anche dalle barche in Laguna. Nel 1918, presso la Galleria Pesaro si tiene una sua personale, in cui compaiono quasi duecento dipinti dedicati soprattutto alla sua Venezia.