olio su tela, cm 72 x 73
Firmato in alto a destra: “R. Focardi 1929”
Ruggero Focardi (Firenze, 1864 – Quercianella Sonnino, 1934) la sua prima formazione avviene al fianco del padre e del fratello maggiore, scultore. Accanto allo studio da autodidatta, è preziosa per Ruggero Focardi la guida di Telemaco Signorini che lo incoraggia nello studio della pittura.
Subito il pittore si fa interprete della quotidianità della campagna toscana, e si fa largo in lui l’interesse per le tematiche sociali. Da questo punto di vista, molti studiosi lo hanno assimilato ai pittori francesi come Jules Breton (1827-1906), profondamente legati alla ruralità bretone. Il nuovo secolo per Ruggero Focardi è segnato dall’amicizia con Plinio Nomellini. La sua pittura si fa più libera e sciolta, il cromatismo più acceso e variegato e le tematiche più legate alla vita mondana, così come si nota dal dipinto Dopo il teatro del 1929.