La nota famiglia fiorentina dei Della Rena provenienti dalla borghesia professionistica della città (Medici e Giuristi), annovera la presenza del meglio conosciuto Cosimo Della Rena (Firenze 1615-1692), storico ed erudito antiquario, che gettò le basi della storiografia antica etrusca e altomedievale in Toscana, figlio di Orazio Della Rena, invece, noto politico granducale.
Tale Bernardo Della Rena è individuabile come loro stretto parente, che si è fatto ritrarre tra l'ultimo quarto del '500 e il primo quarto del Seicento. Dal suo elegante abito in damascato nero si evince che potrebbe aver ricoperto importanti incarichi come quelli di giurista o notaio, oppure, potrebbe aver avuto anche lui incarichi burocratici all'interno del granducato di Toscana, dato che è ritratto con un calamaio ed un timbro con stemma poco deducibile, ma interessante ai fini di studio su questo, notevole ritratto..
L'ambito di produzione, ad un attenta analisi stilistica, sembrerebbe esser quello bolognese, è noto infatti che la città annoverava importanti botteghe di pittori specializzati in ritrattistica, come quella di Bartolomeo Passerotti (1529-1592) che poi prosegui con il figlio Tiburzio Passerotti (1553-1612) o quella di Prospero Fontana (1512-1597) che formò l'abile pittrice di ritratti, sua figlia, Lavinia Fontana (1552-1612). E' opinabile che i membri di questa famiglia toscana siano stati attratti dall'arte di alcuni di questi maestri per essere effiggiati, dato il grande successo che ebbero tra i membri delle aristocrazie del centro-settentrione.
Il dipinto in questione è meritevole di una ricerca più approfondita sia dal punto di vista documentario, dato che potrebbe esser utile alla ricerca genealogica di quest'importante famiglia toscana, sia per quanto riguarda l'artista che lo ha eseguito.
E' altamente possibile che la mano dietro a questo dipinto, va individuata con quella di Gabriele Ferrantini detto Gabriele degli Occhiali ( attivo a Bologna a cavallo tra i secoli XVI e XVII). Ampiamente documentata la sua produzione devozionale, sembrerebbe fosse stato un auterovele ritrattista negli ambienti nobili bolognesi. Un tipo di produzione di questo artista, che però ci rimane più lacunosa e ancora meglio da identificare.
Il dipinto è provvisto di una spendida e antica cornice salvador rosa dorata dalle misure esterne di 128 x 108cm.
Le misure della tela sono : 115 cm x 90cm
Alleghiamo alla vendita certificato d'autenticità emesso dalla nostra galleria che ne garantisce epoca ed autenticità.
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