La rappresentazione deriva da una dispersa composizione di Jacopo Palma il Giovane (Venezia 1548-1628), a noi nota attraverso una incisione a bulino realizzata dall'incisore tedesco Hendrik Goltzius (1558-1616) nel 1596. La figura di San Girolamo ritorna frequentemente nei dipinti del pittore veneto, molti dei quali sono andati perduti.
L'esecuzione di tale opera, riguarda molto probabilmente un pittore di ambito veneto, che fu in stretto contatto con la bottega del maestro Jacopo Negretti detto Jacopo Palma il giovane.
Interessante che ci sia una versione del tutto simile, se non identica a quella proposta da noi, ma in questa il santo è rivolto dalla parte opposta. Si tratta di un olio su rame di piccole dimensioni conservato alla pinacoteca civica Crociani di Montepulciano (https://www.museocivicomontepulciano.it/it/opere-sezione-pinacoteca/opere/dipinti/pittore-veneto-sec-xvii).
L’anziano Santo è raffigurato seminudo, con un corpo da cui risalta una muscolatura ben definita, appoggiato con il gomito su una sorta di altare ricavato nella roccia, e concentrato nella scrittura. Lo sguardo, intensamente pensoso, è rivolto al libro aperto, suo canonico attributo iconografico, rimandante alla proficua attività di studioso biblista e teologo.
Lo circondano i consueti attributi: il leone ammansito, il crocifisso, il teschio e gli strumenti per la scrittura.
Le misure della tela sono: 75cm x 98cm.
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