Firmato sulla base: "A. Felici"
Gli inizi della sua fiorente attività espositiva risalgono al 1880, con una serie di terrecotte e bronzi realizzati su suoi modelli dalla fonderia veneziana di Pasquale Arquati. È grazie a questi primi tentativi che nel giugno 1887, quando il Raja di Baroda Sayajirao III si trova a Venezia, l'architetto ginevrino Albert Fillion, suo consigliere in Europa, propone Felici come scultore di corte.