Sulla base riporta la firma “Ottilio Pesci” e timbro di fonderia francese.
Ottilio Pesci nasce a Perugia nel 1877. Al volgere del secolo, si trasferisce molto giovane a Parigi, una città in pieno fermento che lo vede affermarsi come scultore, esponendo alla Nationale des Beaux-Arts, e dal 1904 in vari Salons. A Parigi subisce ovviamente l’influenza dell’arte post-impressionista. Nella Ville Lumière Ottilio Pesci conosce Théodore Duret, giornalista e critico d’arte legato agli impressionisti. Si deve quindi ricondurre proprio alla sua conoscenza il fascino per la cultura giapponese che caratterizza la produzione artistica di Ottilio Pesci, che lo spingerà a divenire professore di Arte orientale, ma soprattutto, nel 1912, a trasferirsi in Giappone. Oltre alle figure di sapore giapponista, donne in kimono o uomini in abiti tradizionali, l’attenzione di Ottilio Pesci è rivolta a piccoli ritratti o soggetti di genere che rappresenta con attenzione dei particolari in chiave verista, come questa Ballerina, dalle superfici mosse e dinamiche.