Firmato sulla base: “Vicenzo Jerace Roma”
Provenienza: collezione privata
Vincenzo Jerace nasce a Polistena, vicino Reggio Calabria, nel 1862. Si specializza subito nella scultura, prediligendo un’impronta verista e soprattutto temi decorativi di genere animalier.
Nel corso degli anni Ottanta la sua produzione sfocia inevitabilmente nelle arti applicate, soprattutto quando si dedica all’elaborazione di animali decorativi.
Durante un soggiorno a Londra si confronta con il linguaggio simbolista e preraffaellita e inizia a lavorare in particolare sulle arcane e insolite forme delle radiolarie, protozoi che si adattano perfettamente alla decorazione liberty per vasi, ringhiere o corrimano.
Sul finire del secolo, il successo dello scultore raggiunge il suo apice, coronato dalla presenza I Biennale veneziana del 1895 con Fauna, Radiolaria, quattro disegni a sanguigna e una Maialina in bronzo che ripropone alla Mostra degli Amatori e Cultori di Roma del 1896 e alla mostra di San Pietroburgo nel 1898. Scultura giocosa e tenera, eseguita da Jerace in diverse varianti, tra cui quella in bronzo dorato, è stata letta come un «capolavoro d’umorismo» su cui «lo stesso Fremiet metterebbe il nome».