Firmato sulla base: "E. Sala"
Provenienza: Milano, collezione privata
Esposizioni: Milano, Galleria Pesaro, 1919, n. 139
Bibliografia: Terza Esposizione della Federazione Artistica Lombarda, Milano, Galleria Pesaro, 1919, p. 11, n. 139
Il Tacchino di Elia Sala è certamente un omaggio allo stesso esemplare scolpito da Giambologna nel tardo Cinquecento, quando ancora si considerava un animale esotico proveniente dal Nuovo Mondo. Ne condivide lo stesso abbondante piumaggio sul petto e nella parte posteriore, così come la posizione statica, regale e bizzarra allo stesso tempo. Anche in altri pezzi decorativi, Sala è solito inserire sculture animalier, come nel caso dell'orologio con i Titani, che sorreggono la Terra sormoniata dal carro del Sole guidato da cavalli imperiosi in corsa, «opera d'arte decorativa che fa onore all'autore».