con cornice cm 81x76,5x4,5;
firmato in basso a destra e a tergo;
cornice dorata del XIX secolo.
Figlio di commercianti, viene ammesso agli studi presso l’Accademia Carrara nel 1885, ma già negli anni precedenti riceve i primi insegnamenti dal fratello Rinaldo e dal pittore Cavalleri. Nel 1886 esordì con un “Ritratto della zia”, eseguito l’anno precedente, ma, ad onta dei consensi fu costretto per la crescente ostilità dell’ambiente artistico, a cambiare città trasferendosi a Milano ed iniziando da qui la sua carriera artistica. Gli fu assegnata una medaglia d’oro all’esposizione del 1900 a Parigi e nel 1910 a Bruxelles. Vinse, successivamente, il premio Baragiola a Milano nel 1928. Ottenne nuova medaglia d’oro all’Internazionale di Parigi del 1935 ed altra dal Ministero dell’Educazione Nazionale nel 1938. Tenne “personali” nel 1924 alla Galleria Bolognesi (Milano) e nel 1930 alla Galleria Milano; nel 1932 alla Pro Arte di Bergamo e fu presente alle Biennali Veneziane nel 1899, 1903 , 1910, 1912, 1912, 1914, 1924, 1926, 1928 oltre a moltissime milanesi della Permanente e del “Sindacato Belle Arti”. Espose a Monaco di Baviera ed a Leningrado. La sua pittura ha delle vivaci intonazioni di colore su un gusto della materia grassa e grumosa, richiamante il tipo di quella dei Fiamminghi e degli Olandesi su tarde tracce rembrandtiane, pur restando nel sapore tradizionale lombardo. Dopo Milano fece ritorno a Bergamo dove vi morì, nel suo studio, in circostanze misteriose.
Ottimo stato di conservazione
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