Questa imponente coppia di alari in bronzo finemente cesellato e dorato è stata realizzata in Italia a Venezia nella prima metà del XIX secolo in stile barocco e sono molto simili ad una celebre coppia di alari in bronzo brunito di manifattura veneziana conservati al Museo del Bargello a Firenze.
L’articolata struttura di ogni alare, simmetrico all’altro, si compone di tre porzioni. La base, spostata in avanti rispetto all’assetto architettonico dell’insieme, è composta da elementi traforati curvilinei con volute, scudo centrale, mascherone con testa leonina da cui dipartono due ghirlande. Ai lati siedono due putti alati che volgono lo sguardo sognante verso l’alto. Al di sopra della testa leonina, su di un piccolo basamento poggia un grande elemento a base triangolare con profili mossi e curvilinei delineati da grandi volute. I profili sono arricchiti da tre figure di fauni lavorati ad altorilievo che siedono mostrando le caratteristiche gambe e piedi di capra, mentre le braccia si trasformano in elementi vegetali che convergono in un ventaglio a palmetta in bassorilievo, posto nello sfondato al centro delle figure. Sempre al centro campeggia, in bassorilievo, la testa di una donna, probabilmente la dea Cerere, i cui morbidi capelli ricadono lateralmente, fuoriuscendo dal soggolo. Nella porzione superiore, su un basamento triangolare contornato da cornice a ovuli, corona l’insieme una scultura a tutto tondo di amorino, o Cupido, con ali, faretra e braccia alzate come se fosse pronto a scoccare la freccia dell’amore.
Questa coppia di alari di bella qualità e di considerevole impegno tecnico nella realizzazione, grazie alle notevoli dimensioni e alla leggiadria stilistica di insieme, è molto decorativa e di grande effetto scenico.
Può essere esposta come oggetto decorativo accanto a un camino antico o moderno, sopra al piano del camino stesso o ancora come pregiato sopramobile.