Sacra famiglia con uccellino, seguace di Simon Vouet (Parigi, 1590-1649)

Seguace di Simon Vouet (Parigi, 1590 - 1649)
La Sacra Famiglia con uccellino
Olio su vetro, cm 20,5 x 23,5; con cornice cm 27,5 x 29,5

Il piccolo dipinto esaminato, realizzato su vetro e tipico della devozione privata nelle sue dimensioni, si contraddistingue per la qualità esecutiva e per l'interesse storico artistico intrinseco, in quanto tratto dall’unica incisione nota a testimonianza di un dipinto perduto del pittore francese Simon Vouet (1590-1649). L’incisione, oggi conservata in collezione privata parigina, titolata La Sacra Famiglia con l'uccellino, fu pubblicata nel catalogo della mostra dedicata a Vouet (Vouet, a.c. di J. Thuillier, Roma, Palazzo delle Esposizioni 1991, ill. p. 58 e p. 65). Vouet si formò in Italia tra il 1613 e il 1627, a contatto con il mondo caravaggesco. Al ritorno in Francia divenne pittore di corte, ricevendo commissioni da Luigi XIII e dal cardinale Richelieu, introducendo il gusto Barocco italiano.
Rispetto all’incisione parigina, nel vetro in esame il seguace di Vouet ha apposto alcune varianti, concernenti essenzialmente l’ambientazione. Mentre nell'incisione la scena è definita in un paesaggio con elementi arborei, nell'opera analizzata la Sacra Famiglia si trova in un ambiente indefinito, racchiuso entro un'elegante ovale. Le differenze non si esauriscono nel contesto, ma riguardano anche dei dettagli e soprattutto le espressioni dei personaggi, che paiono meno severe di quelle presenti nell’incisione.
San Giuseppe è ritratto di profilo, i radi capelli e la barba ormai imbiancata dal tempo. Il suo braccio sinistro è poggiato su una pietra, con la mano ad essa saldamente poggiata, a ripetizione della posa dell'incisione. Con l’altra mano, porge al Bambino un uccellino posato sul suo indice. L’animale, che nella cultura pagana rappresentava l’anima dell’uomo che alla morte vola via, mantenne tale significato anche in ambito cristiano. La Vergine sostiene dolcemente il Bambino, avvolto in un perizoma bianco e vivacemente attratto dall'uccellino. Il Cristo è ritratto con la mano protesa verso l'animale, mentre anche la Madonna sorride con tenerezza.
Il dipinto si accorda alle caratteristiche delle opere del pittore francese anche dal punto di vista coloristico oltre che compositivo. Le figure sono ritratte con proporzioni monumentali e dai contorni ampi, così come ritroviamo la sua influenza nei gesti aggraziati e nelle gote colorite.

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