Nell'opera in esame raffigurante un ampio brano campestre si squaderna la poetica giovanile di Gaetano Vetturali ( Lucca 1701 – 1783 ) ultimo epigono della grande tradizione paesistica toscana.
Il motivo paesistico anche nelle accensioni più fantasiose ha sempre in Vetturali uno spunto reale e quindi una dimensione verace ed umana; in questo dipinto possiamo notare questo verde così acceso e vivo che cerca di spiegarci quanto la natura che ci è intorno e nella quale ci perdiamo sia bella forte, vigorosa ma allo stesso tempo dolce e docile.
Bellissimo notare come un minuscolo gruppo di persone sia da un lato affacendato nello loro mansioni ma allo stesso tempo sembrano persi nella serenità e nella tranquillità di questo paesaggio d'altri tempi.
Il Vetturali è un personaggio pittorico d'altri tempi, molto interessante e noto per la sua personalità complessa e per un gusto nella rappresentazione davvero eclettico.
La tela qui raffigurata è opera tipica del Vetturali, artista lucchese, che si inspirò allo stile veneziano soprattutto nello sviluppo del disegno seppur con una tavolozza cromatica meno squillante, ma più pacata e risoluta nei suoi passaggi, nelle sue vedute archeologiche con un gusto più concreto ed aderente alla realtà tipico della pittura lucchese del '700.
Il dipinto in questione è molto specifico ed esplica chiaramente lo stile del pittore grazie ad una stravagante interpretazione data al paesaggio ed agli edifici di matrice veneta resa con suggestivi effetti di ampliamento scenografico felicemente alleggeriti da un genuino lirismo dotato di accattivante freschezza.
Un cardine della pittura del nostro artista è senz'altro l'uso della prospettiva angolare che conferisce maggiore monumentalità agli edifici ed apporta imponenza alla scena; altra caratteristica tipica del pittore è questa aria tersa e luminosa nonchè le figurine allungate colte in diversi aspetti vivaci e ritratte con grande attenzione descrittiva.
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Dr. Riccardo Moneghini
Storico dell' Arte