Pittura ad olio su tela.
Intorno al 1640.
Size 110cm x 86,5cm
Questo ritratto rappresenta una donna di mezza età con grande realismo, tipico dei pittori lombardi e bergamaschi in particolare. Carlo Ceresa, probabile autore di questo dipinto non firmato, aveva studiato con Daniele Crespi, pittore lombardo, dal quale ereditò un modo di dipingere con ombre significative, personaggi dall'atteggiamento malinconico-austero. Ma rispetto al suo maestro, morto di peste nel 1630, aggiunse una vena colorista molto decorativa, si dice che fu influenzato dai pittori veneziani.
C'è infatti un dialogo molto interessante tra l'eleganza, la magnificenza e il colore rosso acceso dell'abito dalle ricchissime passamanerie e, allo stesso tempo, una drammatica luce e chiaroscuro delle mani e del viso, che danno un'aria molto seria, tarda aspetto. Espressione caravaggesca della donna raffigurata.
Un altro punto che suggerisce questo è un ritratto dipinto da Ceresa sono le mani della dama, la forma e i movimenti delle sue dita, che spuntano da un bel nastro nero che la donna ha sul petto e in un altro tiene dei guanti.
Il bianco lucido delle maniche è dipinto con grande profondità ed espressività.
In cornice lignea intagliata e dorata non antica realizzata artigianalmente.